Scultore spagnolo. Formatosi a Siviglia, nella bottega di Juan Martinez
Montañes, nella quale lavorò dal 1606 al 1613, introdusse lo stile
barocco nell'arte spagnola. All'accentuato naturalismo, già peraltro
tipico della scuola sivigliana, unì la tendenza alla deformazione
plastica in funzione della drammaticità e il gusto per l'esasperazione
dinamico-linearistica di derivazione tardomanierista e barocca. Molte sue opere
vennero, in un primo tempo, attribuite al maestro. Il soggetto più
frequente delle sue sculture è il Crocefisso. Tra i più
interessanti: il
Cristo dell'amore (1618, Siviglia, chiesa di El
Salvador); il
Cristo del Gran Potere (1620, Siviglia, chiesa di San
Lorenzo); il
Cristo della buona morte (Siviglia, cappella
dell'università); il
Cristo della Misericordia, di cui esistono
alcune versioni tra cui quella della chiesa di S. Isabel a Siviglia e quella
della collegiata di Osuna; il
Cristo in agonia (1622, chiesa di San Pedro
a Vergara presso Guipuzcoa). Tra le altre opere: la
Vergine col bambino e
il
San Giovanni Battista (Siviglia, Museo), la
Vergine delle
angustie (1627, Cordova, Convento di San Agustin) (Cordova 1583 - Siviglia
1627).